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Viaggi con animali: cosa prevede la legge in Italia e all’estero

Viaggi con animali

Fare viaggi con animali è oggi sempre più comune: che si tratti di vacanze, spostamenti per lavoro o trasferimenti di lunga durata, è importante conoscere i riferimenti legali, sia in ambito nazionale che internazionale. Viaggiare con un cane, un gatto o un altro animale domestico comporta infatti obblighi precisi in termini di documentazione, trasporto e tutela del benessere animale.

Documenti obbligatori per viaggiare con animali

In Italia

Chiunque desideri fare viaggi con animali all’interno del territorio italiano con un animale da compagnia – tipicamente cani, gatti o furetti – deve rispettare una serie di obblighi sanitari e normativi, finalizzati alla sicurezza pubblica e al benessere dell’animale.

In particolare:

  • L’animale deve essere identificato con microchip (obbligatorio per legge dal 2004 per i cani, e consigliato per gatti e furetti) e registrato all’anagrafe regionale degli animali d’affezione;
  • È necessario possedere il libretto sanitario aggiornato, che attesti le vaccinazioni in corso di validità e gli eventuali trattamenti antiparassitari;
  • Durante gli spostamenti in aree pubbliche o su mezzi di trasporto, il cane deve essere condotto al guinzaglio (lunghezza max 1,5 m), e il proprietario deve portare con sé una museruola (da usare se richiesto) e sacchetti per la raccolta delle deiezioni, come previsto dall’Ordinanza ministeriale sulla tutela dell’incolumità pubblica.

La mancanza di microchip o l’assenza di documenti sanitari può comportare sanzioni amministrative che vanno da 100 a 500 euro, e nei casi più gravi, il sequestro temporaneo dell’animale.

All’estero (UE ed extra UE)

Per fare viaggi con animali all’estero, le regole si fanno più stringenti. Nell’Unione Europea, i cani, gatti e furetti devono essere muniti di:

  • Passaporto europeo per animali da compagnia, rilasciato da un veterinario autorizzato dall’ASL;
  • Vaccinazione antirabbica valida, effettuata almeno 21 giorni prima della partenza;
  • In alcuni Paesi (come Regno Unito, Norvegia, Malta o Finlandia) è richiesto anche un trattamento contro l’echinococcosi (verme intestinale) somministrato 24–120 ore prima dell’ingresso.

Per i viaggi fuori dall’UE, possono essere richiesti:

  • Test anticorpale antirabbico (titolazione);
  • Certificati sanitari internazionali;
  • Quarantena obbligatoria all’arrivo, in base alla destinazione.

Ogni Paese ha normative diverse: è sempre consigliabile consultare in anticipo il sito del Ministero degli Esteri, l’ambasciata o il consolato del Paese di destinazione per conoscere i requisiti aggiornati.

Trasporto degli animali: regole e limiti legali

In auto

In Italia, è consentito trasportare animali in auto, ma il Codice della Strada, all’articolo 169, comma 6, stabilisce regole precise volte a garantire la sicurezza del conducente, dei passeggeri e dell’animale stesso. L’inosservanza di tali disposizioni non è solo pericolosa, ma può comportare sanzioni amministrative e decurtazione di punti dalla patente.

Secondo la norma, gli animali non devono costituire impedimento alla guida, ovvero non devono muoversi liberamente all'interno dell'abitacolo, in quanto ciò potrebbe:

  • Distrarre il conducente;
  • Ostacolare la visuale;
  • Interferire con il controllo dei comandi del veicolo.

Per questo motivo, il trasporto corretto deve avvenire:

  • In un trasportino chiuso, da posizionare in modo sicuro sul sedile posteriore o nel bagagliaio, per animali di piccola taglia;
  • Nel bagagliaio dell’auto separato dall’abitacolo da una rete o griglia fissa per cani di taglia media o grande.

Nel caso in cui si trasportino più di un animale contemporaneamente, il veicolo deve essere autorizzato all’attività di trasporto per conto terzi o di animali d’affezione, secondo la normativa veterinaria e sanitaria.

Sanzioni previste

Chi viola le disposizioni dell’art. 169 può incorrere in:

  • Una multa da 87 a 344 euro;
  • La decurtazione di 1 a 3 punti dalla patente, in base alla gravità della violazione.

In caso di incidente, se viene accertato che la presenza dell’animale ha contribuito alla distrazione o alla perdita di controllo del veicolo, il proprietario può essere considerato legalmente responsabile per i danni a cose, persone o all’animale stesso.

In treno

Fare viaggi con animali è perfettamente consentito in Italia, ma soggetto a norme specifiche stabilite dalle principali compagnie ferroviarie, come Trenitalia e Italo. Queste regole mirano a garantire la sicurezza e il benessere dell’animale, nonché il rispetto degli altri passeggeri.

Animali di piccola taglia

I cani di piccola taglia, i gatti, i conigli e altri animali domestici di dimensioni contenute possono viaggiare gratuitamente, purché siano trasportati in contenitori (trasportini) idonei. Le dimensioni massime consentite sono 70x30x50 cm, e il trasportino deve essere:

  • Chiuso e ben ventilato;
  • Pulito e in buone condizioni;
  • Posizionato negli spazi dedicati o ai piedi del proprietario, senza intralciare il passaggio.

Cani di media e grande taglia

Per i cani di taglia media o grande, è necessario:

  • Tenere il cane al guinzaglio per tutta la durata del viaggio;
  • Munirsi di museruola, da indossare in caso di richiesta del personale o in presenza di altri animali;
  • Acquistare un biglietto ridotto, generalmente pari al 50% del costo del biglietto ordinario.

Su alcuni treni ad alta velocità, come il Frecciarossa, l’accesso ai cani di grossa taglia è vietato in determinate fasce orarie (ad esempio nelle ore di punta) o in alcune carrozze, per motivi di capienza e sicurezza.

Documenti obbligatori

Durante il viaggio, è obbligatorio portare con sé:

  • Il certificato di iscrizione all’anagrafe canina (obbligatorio per i cani);
  • Il libretto sanitario aggiornato, con le principali vaccinazioni, inclusa l’antirabbica se prevista.

La mancanza di questi documenti può comportare l’allontanamento dal treno o sanzioni, e in caso di incidenti, la responsabilità legale ricade sul proprietario.

Per viaggiare in totale tranquillità, è sempre consigliabile verificare in anticipo le condizioni aggiornate sul sito della compagnia ferroviaria e prenotare lo spazio per l’animale se richiesto.

In aereo

Viaggiare in aereo con un animale da compagnia è possibile, ma richiede un’attenta pianificazione e il rispetto delle normative internazionali e delle condizioni specifiche imposte da ciascuna compagnia aerea. Sebbene le regole possano variare da vettore a vettore, esistono principi generali comuni che ogni viaggiatore deve conoscere.

Animali ammessi in cabina

In genere, gli animali che pesano fino a 10 kg, incluso il trasportino, possono viaggiare in cabina insieme al proprietario. Il trasportino deve essere:

  • Omologato per il trasporto aereo (con materiali traspiranti e impermeabili);
  • Della dimensione adatta per essere posizionato sotto il sedile anteriore;
  • Robusto, sicuro e comodo per l’animale.

Durante tutto il volo, l’animale non può uscire dal contenitore, nemmeno in fase di decollo o atterraggio.

Animali trasportati in stiva

Gli animali sopra i 10 kg devono essere trasportati nella stiva pressurizzata e climatizzata, in gabbie conformi alle norme IATA, progettate per garantire sicurezza, ventilazione e spazio sufficiente per stare in piedi, girarsi e sdraiarsi.

Il trasporto in stiva, sebbene sicuro, richiede attenzione a:

  • Condizioni climatiche stagionali (molte compagnie vietano il trasporto in stiva nei mesi più caldi);
  • Durata del volo e scali intermedi;
  • Possibili restrizioni legate alla razza dell’animale.

Razze brachicefale: limitazioni importanti

Alcune razze, definite brachicefale (come bulldog, carlini, boxer, shih tzu), sono particolarmente sensibili agli sbalzi di temperatura e pressione e possono sviluppare problemi respiratori durante il volo. Per questo motivo, molte compagnie ne vietano il trasporto in stiva o, in alcuni casi, completamente.

Prenotazione e documenti

È obbligatorio prenotare in anticipo il trasporto dell’animale, poiché i posti disponibili per animali a bordo sono limitati per ciascun volo. Inoltre, è essenziale verificare:

  • Condizioni contrattuali della compagnia (peso massimo, dimensioni, costi);
  • Eventuali documenti aggiuntivi, come certificato sanitario recente, vaccinazione antirabbica, passaporto per animali da compagnia (per voli internazionali).

Il mancato rispetto delle regole può comportare il diniego all’imbarco, con conseguente perdita del volo e dei costi sostenuti.

Obblighi legali e tutela del benessere animale

Quando si viaggia con un animale da compagnia, non basta rispettare le regole di trasporto: esistono anche obblighi legali legati al benessere fisico e psicologico dell’animale, stabiliti da più fonti normative, tra cui il Codice della Strada, la normativa sanitaria veterinaria nazionale e la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia (ratificata in Italia con la Legge n. 201/2010).

Condizioni ambientali durante il viaggio

Gli animali non devono mai essere esposti a condizioni di pericolo: è fatto divieto assoluto di lasciarli in auto al sole, anche per pochi minuti. Le alte temperature interne possono causare colpi di calore letali, con gravi conseguenze legali per il proprietario. La giurisprudenza italiana ha più volte qualificato questi comportamenti come maltrattamento animale ai sensi dell’art. 544-ter del Codice Penale, punibile con la reclusione da tre mesi a 18 mesi o una multa da 5.000 a 30.000 euro.

Bisogni fisiologici e gestione del viaggio

Durante i viaggi lunghi, l’animale deve:

  • Avere sempre accesso ad acqua fresca;
  • Ricevere pause regolari per bisogni fisiologici e movimento;
  • Essere sistemato in ambienti adeguati, con temperatura e ventilazione controllate.

Le norme sanitarie veterinarie prevedono che gli animali da compagnia siano trasportati in condizioni che garantiscano assenza di sofferenza, paura o stress. Anche il Codice della Strada, pur non entrando nei dettagli del benessere animale, sottolinea che il trasporto non deve mettere in pericolo né l’animale né la sicurezza stradale.

Responsabilità del proprietario

Il proprietario dell’animale è legalmente responsabile del suo stato di salute e benessere durante l’intero tragitto. In caso di negligenza o di condotta pericolosa, può essere perseguito civilmente e penalmente, oltre a incorrere in sanzioni amministrative.

Viaggiare con un animale è un diritto, ma anche un dovere: la tutela del suo benessere è obbligo di legge.

Conclusioni

Organizzare viaggi con animali richiede attenzione, ma è assolutamente possibile rispettando la legge. Con la giusta documentazione, i trasporti adeguati e una buona pianificazione, è possibile muoversi in sicurezza tutelando i diritti e il benessere del proprio compagno a quattro zampe.

Informarsi prima di partire è un dovere legale e un gesto d’amore verso l’animale.


Pubblicato in Viaggio