Minighiro Africano: Dimensioni, Aspetto, Carattere, Mantenimento e Cura, Prezzo
Il Minighiro Africano è un piccolo mammifero notturno che ha conquistato il cuore di molti appassionati di animali domestici grazie al suo aspetto unico e al suo carattere intrigante. Originario dell'Africa Subsahariana, questo animale ha dimensioni ridotte, con un peso che varia solitamente tra i 250 e i 600 grammi e una lunghezza che può raggiungere i 15-25 centimetri, coda esclusa.
L'aspetto del Minighiro Africano è caratterizzato da un corpo ricoperto di spine simili a quelle dei porcospini, benché siano molto meno pericolose. Queste spine, che in realtà sono peli modificati, servono come meccanismo di difesa; quando l'animale si sente minacciato, si arrotola a palla nascondendo la testa e le parti morbide del corpo. Il colore delle spine può variare dal bianco al marrone scuro, quasi nero. La pancia invece è coperta da pelo morbido e denso.
Dal punto di vista del carattere, il Minighiro Africano può essere timido e riservato all'inizio, ma tende a diventare più socievole e affettuoso con chi si prende cura di lui regolarmente. È importante interagire quotidianamente con l'animale per stabilire un legame e abituarlo alla presenza umana.
Per quanto riguarda il mantenimento e la cura, il Minighiro Africano richiede attenzioni specifiche. La sua dieta dovrebbe essere composta principalmente da cibo secco specifico per insettivori, integrato con frutta, verdura e proteine animali come insetti. L'habitat domestico ideale include una gabbia spaziosa con substrato adatto per scavare e nascondigli dove riposarsi durante il giorno.
Il prezzo di un Minighiro Africano può variare significativamente in base all'età, alla salute e alla purezza della razza. Generalmente, il costo si aggira tra i 100 e i 300 euro, a cui vanno aggiunte le spese per l'allestimento dell'habitat adeguato e per le cure veterinarie preventive.
In conclusione, il Minighiro Africano è un animale affascinante che richiede dedizione e cura attenta per vivere al meglio in ambiente domestico. Prima di decidere di adottarne uno, è fondamentale informarsi approfonditamente sulle sue esigenze specifiche e su come garantirgli una vita sana e felice. La sua natura notturna richiede inoltre una particolare considerazione, poiché le sue attività principali avverranno durante le ore serali e notturne, momento in cui l'animale sarà più attivo e desideroso di esplorare il suo ambiente.
Un'altra considerazione importante riguarda la socializzazione del Minighiro Africano. Sebbene possano diventare piuttosto affezionati ai loro proprietari, possono richiedere tempo per adattarsi a nuovi ambienti e persone. È quindi cruciale avere pazienza e procedere gradualmente con la socializzazione, evitando di stressare l'animale con manipolazioni eccessive o rumori forti.
Per quanto concerne la salute, i Minighiri Africani sono generalmente robusti, ma come tutti gli animali domestici possono essere soggetti a problemi specifici. Tra questi spiccano le malattie cutanee dovute alla cattiva gestione delle loro spine o un'alimentazione non adeguata che può causare obesità o carenze nutrizionali. È pertanto essenziale fornire loro cure veterinarie regolari, inclusi controlli periodici per prevenire eventuali problemi di salute.
Infine, è importante sottolineare l'importanza di acquistare un Minighiro Africano solo da allevatori responsabili o centri di adozione affidabili, che possano garantire il benessere dell'animale prima della vendita. Questo non solo assicura che l'animale sia stato allevato in condizioni adeguate, ma contribuisce anche a combattere il commercio illegale di specie esotiche.
Adottare un Minighiro Africano è senza dubbio un impegno significativo che richiede una preparazione attenta e una dedizione costante. Tuttavia, per chi è disposto ad assumersi questa responsabilità, la compagnia di questo sorprendente piccolo mammifero può portare grandi soddisfazioni e arricchire la vita quotidiana con momenti unici di condivisione e affetto.
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Breve panoramica sulla razza
Il Minighiro Africano, noto scientificamente come Atelerix albiventris, è un piccolo mammifero che appartiene alla famiglia dei Erinaceidae. Questa specie è originaria di diverse regioni dell'Africa Subsahariana, dove abita prevalentemente in aree boschive, savane e margini agricoli. Il suo habitat variegato riflette la versatilità e l'adattabilità di questo animale alle diverse condizioni ambientali.
Caratterizzato da un corpo rotondo e compatto, il Minighiro Africano possiede una pelle ricoperta da spine, non dissimili dai ricci europei, sebbene le due specie non siano strettamente imparentate. Le spine fungono da meccanismo di difesa contro i predatori; quando minacciato, il Minighiro si arrotola in una palla protetta dalle spine esterne. La sua dieta è onnivora: si nutre principalmente di insetti, piccoli invertebrati, frutti e semi.
Gli esemplari adulti possono raggiungere una lunghezza di 15-25 centimetri con un peso che varia tra i 300 e i 700 grammi. La loro aspettativa di vita in natura è relativamente breve e raramente supera i 3-4 anni a causa dei predatori naturali e delle malattie; tuttavia, in cattività possono vivere fino a 6-10 anni grazie alle cure adeguate e all'assenza di predatori.
Negli ultimi anni, il Minighiro Africano ha guadagnato popolarità come animale domestico in diverse parti del mondo. Nonostante ciò, è importante sottolineare che la sua tenuta richiede conoscenze specifiche riguardo al suo benessere fisico ed emotivo. È necessario fornire loro un habitat adeguatamente strutturato che imiti il più possibile le condizioni naturali, oltre a una dieta equilibrata e attenzioni mediche regolari.
La conservazione del Minighiro Africano riveste importanza critica per la biodiversità delle regioni in cui vive. Sebbene non sia attualmente classificato come specie a rischio dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), la perdita dell'habitat e la caccia per il commercio degli animali domestici rappresentano minacce significative per la sua sopravvivenza in natura.
In sintesi, il Minighiro Africano offre uno spaccato affascinante della biodiversità africana. La comprensione e la tutela di questa specie sono essenziali per preservare l'equilibrio degli ecosistemi in cui vive e sottolineano l'importanza della conservazione ambientale a livello globale. La sua adattabilità e resilienza lo rendono un esemplare di notevole interesse sia per la comunità scientifica che per gli appassionati di animali esotici, ma è fondamentale approcciarsi alla sua cura con responsabilità e consapevolezza delle sue specifiche esigenze naturali.
Caratteristiche fisiche
Il minighiro africano, noto scientificamente come Graphiurus murinus, è un piccolo roditore che vive nelle regioni subsahariane dell'Africa. Questo affascinante animale è noto per il suo aspetto peculiare e le sue caratteristiche fisiche distintive che lo rendono un soggetto di studio interessante per molti ricercatori e appassionati di fauna selvatica.
Una delle caratteristiche più notevoli del minighiro africano è la sua pelliccia morbida e densa, che varia in colore dal grigio al marrone, con sfumature più chiare sulla parte inferiore del corpo. Questa pelliccia fornisce non solo un efficace isolamento termico ma anche un ottimo camuffamento nel suo habitat naturale, permettendo all'animale di nascondersi facilmente dai predatori.
Le dimensioni del minighiro africano sono relativamente piccole, con un corpo che può raggiungere una lunghezza di circa 12-16 centimetri e una coda che spesso si estende per altri 8-10 centimetri. La sua coda, ricoperta di una peluria meno densa rispetto al resto del corpo, funge da importante strumento di bilanciamento durante i movimenti tra gli alberi e le rocce.
Gli occhi del minighiro africano sono grandi e prominenti, dotati di una notevole capacità di visione notturna che consente all'animale di orientarsi e cercare cibo nelle ore buie. Questa caratteristica è vitale per la sua sopravvivenza, dato il suo stile di vita prevalentemente notturno.
Le orecchie sono un altro tratto distintivo: sono piuttosto grandi rispetto alle dimensioni del corpo e altamente mobili, consentendo al minighiro di captare i suoni sottili dell'ambiente circostante. Questa sensibilità acustica è cruciale per evitare i predatori e per comunicare con altri membri della propria specie.
Infine, le zampe del minighiro africano sono adattate alla vita arboricola. Le zampe anteriori sono dotate di dita agili e unghie affilate per aggrapparsi ai rami mentre si sposta con destrezza tra le fronde degli alberi. Le zampe posteriori forniscono la spinta necessaria per saltare da un ramo all'altro, dimostrando l'eccezionale agilità di questo piccolo mammifero.
In sintesi, il minighiro africano possiede una serie di caratteristiche fisiche uniche che lo rendono perfettamente adattato al suo ambiente e allo stile di vita. Dalla sua pelliccia densa e colorata che offre camuffamento e protezione termica, agli occhi grandi per una visione notturna superiore, fino alle sue orecchie sensibili e zampe specializzate per la vita sugli alberi, ogni dettaglio del suo corpo gioca un ruolo cruciale nella sua sopravvivenza. La comprensione di queste caratteristiche non solo ci permette di apprezzare la complessità della natura, ma offre anche spunti importanti per la conservazione di questa specie affascinante e dei suoi habitat naturali.
Temperamento e comportamento
Il minighiro africano, noto scientificamente come *Graphiurus murinus*, rappresenta una piccola specie di roditore notturno che abita prevalentemente nelle regioni dell'Africa subsahariana. Il suo comportamento e temperamento sono affascinanti quanto la sua esistenza discreta, offrendo uno spaccato intrigante sulla vita di questi mammiferi.
In termini di temperamento, il minighiro africano si caratterizza per la sua natura generalmente timida e riservata. Essendo un animale principalmente notturno, tende a evitare l'attività diurna, preferendo invece dedicarsi alla ricerca di cibo e all'esplorazione durante le ore più buie. Questo comportamento lo rende meno visibile agli occhi degli umani e degli eventuali predatori, contribuendo così alla sua sopravvivenza.
La socialità del minighiro può variare significativamente. Mentre alcuni individui sembrano apprezzare la compagnia degli altri membri della propria specie, formando piccoli gruppi, altri manifestano una maggiore propensione all'isolamento. Questa variazione nel comportamento sociale può dipendere da diversi fattori, inclusi l'habitat, la disponibilità di cibo e le condizioni ambientali.
Dal punto di vista del comportamento alimentare, i minighiri africani sono onnivori con una predilezione per una dieta mista che include frutta, semi, insetti e occasionalmente piccoli vertebrati. La loro flessibilità dietetica li aiuta ad adattarsi a diversi ambienti e a sfruttare le risorse alimentari disponibili nel loro habitat.
La riproduzione del minighiro africano segue un ciclo stagionale in cui il comportamento cambia significativamente. Durante la stagione riproduttiva, i maschi diventano territoriali e possono mostrare aggressività verso altri maschi in competizione per l'accesso alle femmine. Le femmine, d'altra parte, dedicano molta attenzione alla cura della prole fino allo svezzamento.
In conclusione, il temperamento e il comportamento del minighiro africano riflettono complessità e adattabilità. La loro esistenza notturna, unitamente alle strategie comportamentali adottate per la nutrizione e la riproduzione, evidenzia l'incredibile capacità di queste creature di navigare nell'ecosistema africano con discrezione ed efficienza.
Habitat e Allestimento della Gabbia
Il Minighiro africano, conosciuto scientificamente come "Atelerix albiventris", è un piccolo mammifero notturno che appartiene alla famiglia dei Erinaceidae. Originario delle regioni sub-sahariane dell'Africa, questo curioso animale ha guadagnato popolarità come animale domestico in diverse parti del mondo. Per garantire il benessere di un Minighiro africano in cattività, è fondamentale prestare attenzione al suo habitat e all'allestimento della gabbia, elementi chiave per simulare l'ambiente naturale e soddisfare le sue necessità comportamentali e fisiologiche.
La gabbia ideale per un Minighiro africano dovrebbe essere spaziosa, con una superficie minima consigliata di 0,5 metri quadrati, per permettere all'animale di muoversi liberamente e esplorare. La struttura può essere realizzata in metallo o plastica resistente, ma è importante che sia ben ventilata per evitare l'accumulo di umidità, potenzialmente dannosa per la salute dell'animale.
All'interno della gabbia, il substrato gioca un ruolo cruciale. Materiali come trucioli di legno non trattato o carta riciclata sono opzioni adatte perché assorbono bene l'umidità e offrono al Minighiro la possibilità di scavare e nascondersi, comportamenti naturali molto importanti per il suo benessere psicologico. È fondamentale evitare substrati polverosi o profumati che possono causare irritazioni respiratorie.
L'allestimento interno deve includere nascondigli dove il Minighiro possa rifugiarsi durante il giorno, preferendo riposare al buio e al riparo dagli sguardi. Tali nascondigli possono essere realizzati con semplici scatole di cartone o tubi di PVC. Inoltre, è essenziale fornire arricchimenti ambientali come ruote per correre (senza sbarre per evitare incidenti), giocattoli da masticare e rametti o sassi su cui possa arrampicarsi per mantenere attivo il suo corpo e la sua mente.
La temperatura all'interno della gabbia dovrebbe essere mantenuta tra i 23°C e i 26°C, evitando sbalzi termici che possono stressare l'animale. L'umidità relativa dovrebbe invece oscillare tra il 40% e il 60%. Queste condizioni climatiche simulano l'habitat
Alimentazione
Il minighiro africano, noto scientificamente come Macroscelides proboscideus, è un piccolo mammifero che occupa una posizione unica nell'ecosistema africano. Questa creatura si distingue non solo per la sua fisionomia peculiare, che include lunghe zampe posteriori adatte al salto e un muso allungato simile a quello di un elefante in miniatura, ma anche per le sue abitudini alimentari specifiche. L'alimentazione del minighiro africano rappresenta un aspetto fondamentale della sua biologia, essenziale per comprendere il suo ruolo nell'ambiente e le strategie di sopravvivenza che ha sviluppato nel corso degli anni.
Il minighiro africano è fondamentalmente insettivoro, con una dieta che si basa in gran parte su una varietà di piccoli invertebrati. Questi includono formiche, termiti e altri piccoli artropodi che il minighiro scova nel terreno utilizzando il suo muso allungato e sensibile. La sua capacità di scavare nel sottobosco o tra le crepe delle rocce gli consente di accedere a fonti di cibo che sono spesso inaccessibili ad altri animali, dimostrando l'adattabilità e la specializzazione della sua dieta.
Nonostante la predominanza di insetti nella sua alimentazione, il minighiro africano mostra anche una certa flessibilità dietetica. Infatti, quando disponibili, può integrare la sua dieta con semi e piccole quantità di materiale vegetale. Questa varietà contribuisce non solo a bilanciare la sua nutrizione ma anche a rendere il minighiro meno dipendente da una singola fonte alimentare, un vantaggio significativo in ambienti dove le risorse possono variare stagionalmente.
L'importanza dell'alimentazione per il minighiro africano va oltre la semplice sopravvivenza dell'individuo. Le sue abitudini alimentari influenzano direttamente l'ecologia locale, poiché il controllo delle popolazioni di insetti contribuisce al mantenimento dell'equilibrio naturale degli ecosistemi in cui vive. Inoltre, attraverso l'ingestione e successiva dispersione dei semi, il minighiro può avere un impatto sulla rigenerazione delle piante locali, agendo così come un agente di dispersione dei semi.
In conclusione, l'alimentazione del minighiro africano offre uno spaccato intrigante sulle complesità delle strategie di sopravvivenza degli animali nel contesto degli ecosistemi africani. La sua dieta, incentrata sugli insetti ma capace di adattarsi includendo anche elementi vegetali, illustra l'importanza dell'adattabilità in un ambiente che è spesso imprevedibile e variabile. Le abitudini alimentari del minighiro non solo garantiscono la sua sopravvivenza ma giocano anche un ruolo cruciale nell'equilibrio degli habitat in cui risiede, influenzando direttamente sia la popolazione di predatori che quella delle prede, sia la dispersone dei semi. Questa interconnessione tra dieta e dinamiche ecologiche sottolinea ulteriormente l'importanza della conservazione del minighiro africano e del suo habitat, essenziale per mantenere la biodiversità e l'equilibrio degli ecosistemi africani.
Salute e Prevenzione
Il minighiro africano, noto scientificamente come Crocidura spp., rappresenta un genere di piccoli mammiferi insettivori diffuso prevalentemente in Africa. Sebbene possa sembrare un animale di scarso interesse per l'uomo, la sua presenza nell'ecosistema e nelle aree abitate può avere implicazioni significative per la salute pubblica e la prevenzione di malattie.
Questi piccoli mammiferi, infatti, possono essere vettori di parassiti e malattie trasmissibili all'uomo, come la leptospirosi, la rabbia o diverse forme di febbri emorragiche. La loro abitudine a vivere in prossimità delle abitazioni umane aumenta il rischio di trasmissione diretta o indiretta di agenti patogeni attraverso il contatto con urine, feci o tramite vettori intermedi come zecche e pulci.
Per mitigare i rischi associati alla presenza di minighiri africani nelle aree abitate, è fondamentale adottare strategie di prevenzione e controllo. La sensibilizzazione della popolazione riguardo le pratiche igieniche è cruciale: lavarsi le mani frequentemente, evitare il contatto diretto con questi animali e i loro escrementi e mantenere puliti gli ambienti esterni limitando l'accumulo di rifiuti che possano attrarli.
Inoltre, è importante implementare programmi di sorveglianza sanitaria che monitorino la presenza di malattie veicolate da questi animali nelle comunità a rischio. La collaborazione tra autorità sanitarie locali, veterinari ed esperti in fauna selvatica può facilitare l'identificazione tempestiva dei focolai e l'adozione di misure preventive appropriate.
Infine, l'educazione ambientale svolge un ruolo chiave nel promuovere comportamenti responsabili verso la fauna selvatica e nell'insegnare come convivere in modo sicuro con gli animali selvatici presenti nel territorio. Attraverso una maggiore consapevolezza dei rischi per la salute associati ai minighiri africani e delle strategie per mitigarli, è possibile proteggere efficacemente sia la salute umana che quella degli ecosistemi in cui questi animali vivono.
Curiosità
Il minighiro africano, noto scientificamente come Macroscelides proboscideus, è un piccolo mammifero che vive nelle zone aride e semi-aride dell'Africa meridionale. Nonostante il suo aspetto possa far pensare a un incrocio tra un topo e un coniglio, il minighiro appartiene a una famiglia completamente diversa, quella dei Macroscelidea. Questi piccoli animali sono notevoli per una serie di curiosità che li distinguono nel regno animale.
Una delle caratteristiche più sorprendenti del minighiro africano è la sua struttura fisica. Dotato di lunghe zampe posteriori, questo animale è in grado di compiere salti impressionanti, utilizzati sia per spostarsi rapidamente alla ricerca di cibo sia per sfuggire ai predatori. La sua dieta è onnivora: si nutre principalmente di insetti, ma non disdegna semi e piccole quantità di vegetazione.
Un altro aspetto interessante è la loro struttura sociale. I minighiri tendono a vivere in coppie monogame, una rarità nel regno animale. Queste coppie condividono un territorio ben definito, che difendono vigorosamente da eventuali intrusi. La cura della prole è responsabilità di entrambi i genitori, che si alternano nella ricerca del cibo mentre l'altro rimane nel nido a proteggere i piccoli.
Forse la curiosità più affascinante riguarda il loro sistema termoregolatorio. I minighiri africani sono in grado di entrare in uno stato di torpore per conservare energia durante le notti fredde o quando il cibo è scarso. Questo meccanismo permette loro di abbassare significativamente il metabolismo, riducendo così il bisogno energetico.
Infine, nonostante la loro taglia ridotta e l'apparenza indifesa, i minighiri africani hanno dimostrato una notevole resilienza nell'adattarsi ai cambiamenti ambientali e alle pressioni antropiche sul loro habitat. Tuttavia, la frammentazione dell'habitat e la perdita di biodiversità rappresentano ancora gravi minacce per la sopravvivenza della specie.
In conclusione, il minighiro africano rappresenta un esempio straordinario della biodiversità del continente africano e sottolinea l'importanza della conservazione degli habitat naturali per proteggere queste creature uniche e le loro particolarità ecologiche.
Domande Frequenti:
Il "minighiro africano" è un argomento che suscita curiosità e domande frequenti per chi si interessa di fauna selvatica, in particolare quella del continente africano. Questo termine può riferirsi a diverse specie di piccoli mammiferi notturni che vivono in Africa, tra cui spesso si citano i galagidi o "galagos", conosciuti anche come "bushbabies" per i loro occhi grandi e espressivi.
I Minighiri Africani possono vivere con altri Minighiri
I Minighiri Africani, noti anche come Eryx colubrinus, rappresentano una specie di serpenti non velenosi diffusa prevalentemente nelle regioni aride e semi-aride dell'Africa. Questi rettili, caratterizzati da un corpo robusto e una testa piccola, sono spesso ricercati come animali domestici per il loro temperamento generalmente placido e la facilità di cura. Tuttavia, quando si considera l'allevamento in cattività, sorge la questione della loro convivenza con altri Minighiri o con differenti specie di serpenti.
La coabitazione tra Minighiri Africani può essere possibile, ma richiede attenzione e cautela. In natura, tendono a essere solitari eccetto che durante il periodo dell'accoppiamento. Pertanto, se si decide di alloggiare più individui nello stesso terrario, è fondamentale garantire spazio sufficiente per permettere a ciascun serpente di ritirarsi e isolarsi se desiderato. Inoltre, è cruciale monitorare attentamente le interazioni per evitare eventuali comportamenti aggressivi o territoriali.
Per quanto riguarda la convivenza con specie diverse, è generalmente sconsigliata. Ogni specie ha specifiche esigenze ambientali e dietetiche che possono risultare difficili da soddisfare in un habitat condiviso. Inoltre, il rischio di trasmissione di malattie o parassiti aumenta quando diverse specie coabitano.
Quando si gestiscono più Minighiri Africani nello stesso ambiente, è essenziale fornire numerosi nascondigli e sufficiente spazio per arrampicarsi o scavare, replicando il più fedelmente possibile il loro habitat naturale. La temperatura del terrario deve essere attentamente controllata insieme all'umidità relativa. Infine, ogni serpente dovrebbe essere alimentato separatamente per prevenire competizioni alimentari che potrebbero portare a stress o lesioni.
In conclusione, benché i Minighiri Africani possano vivere insieme sotto particolari condizioni controllate, è vitale procedere con cautela e informarsi adeguatamente prima di introdurre un nuovo individuo in un ambiente già stabilito. La priorità deve sempre essere il benessere degli animali, assicurando che tutte le loro necessità siano pienamente soddisfatte in un contesto sicuro e accogliente.
Quanto spesso devo portare il mio Minighiro Africano dal veterinario
La cura del Minighiro Africano, conosciuto anche come erinaceo africano, richiede attenzione e dedizione, soprattutto quando si tratta di monitorare la sua salute attraverso visite veterinarie regolari. La frequenza con cui dovresti portare il tuo Minighiro Africano dal veterinario può dipendere da diversi fattori, inclusa l'età, la condizione di salute generale e la presenza di eventuali problemi di salute preesistenti.
In generale, si consiglia di effettuare una visita veterinaria annuale per un controllo generale. Questa visita permette al veterinario di valutare lo stato di salute del tuo animale attraverso esami fisici, controlli del peso ed eventualmente analisi del sangue. Questi controlli sono fondamentali per individuare precocemente eventuali problemi di salute che potrebbero non essere evidenti al proprietario.
Per i Minighiro Africani più giovani o quelli appena adottati, è importante programmare una prima visita veterinaria poco dopo l'arrivo a casa. Questa visita iniziale serve per stabilire un punto di partenza della salute dell'animale e per discutere con il veterinario un piano di vaccinazione adeguato, se necessario, e le migliori pratiche per la sua cura e alimentazione.
Se il tuo Minighiro mostra segni di malattia o disagio, come letargia, perdita di appetito, dimagrimento improvviso, comportamenti insoliti o difficoltà nel camminare, è cruciale consultare immediatamente il veterinario. In questi casi, le visite diventano più frequenti fino alla risoluzione del problema.
È anche saggio considerare visite più frequenti per i Minighiri anziani o quelli con condizioni mediche croniche. Gli animali anziani possono richiedere controlli semestrali per monitorare attentamente lo stato di salute e gestire tempestivamente eventuali complicazioni legate all'età.
In conclusione, mentre una visita annuale è la norma per garantire una vita lunga e sana al tuo Minighiro Africano, rimanere vigili sui cambiamenti nel comportamento o nella condizione fisica del tuo animale domestico può richiedere attenzioni veterinarie aggiuntive. Collaborando strettamente con il tuo veterinario e seguendo i loro consigli professionali, puoi fornire al tuo Minighiro Africano le cure migliori possibili.
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Articolo prodotto da GRUPPO DIGI