Formazione delle razze equine
Formazione delle razze Equine
La formazione delle razze Equine ,dopo aver accennato all'evoluzione della specie caballus, dalla preistoria alla comparsa dell'uomo sulla terra, riteniamo utile chiarire il concetto di specie, dandone una definizione per quanto possibile sintetica.
Per specie intendiamo l'insieme di individui capaci di riprodursi tra loro dando vita a discendenti a loro volta fecondi e in grado di conservare le caratteristiche indispensabili alla sopravvivenza della specie stessa. Soggetti appartenenti a specie diverse non sono in grado di riprodursi fra loro o se lo sono, come per esempio il cavallo e l'asino, danno luogo a discendenti (muli o bardotti) sterili o solo eccezionalmente fecondi. La natura pone in tal modo dei limiti biologici ben precisi, stabilendo un ordine insovvertibile allo straordinario mondo degli esseri viventi.
Nell'ambito della specie si formano spontaneamente o artificialmente le diverse razze, aventi caratteri distintivi ben delineati. La razza equina è dunque un gruppo di individui appartenenti alla stessa specie che si distinguono per caratteri simili (standard della razza) trasmissibili per eredità.
Le razze equine spontanee si formano attraverso la selezione naturale, mediante la quale riescono a sopravvivere e ad imporsi solo i soggetti che meglio degli altri si adattano a determinate condizioni ambientali, presentando caratteri somatici particolari e in grado di trasmetterli alla discendenza. La maggior parte dellae razza equina sono invece state create dall'uomo, al fine di trarne il massimo vantaggio, ricorrendo all'incrocio fra soggetti di razza diversa e al successivo meticciamento, che consiste nell'accoppiamento fra individui prodotti dall'incrocio (meticci). In questo caso la selezione, sempre influenzata, anche se in minor misura, dai fattori ambientali, si basa sulla scelta dei riproduttori che devono presentare caratteristiche morfologiche o funzionali particolari. In alcuni casi si dà maggiore importanza ai caratteri morfologici (selezione morfologica), mentre in altri questi vengono trascurati per rivolgere l'attenzione ai caratteri funzionali (selezione funzionale).
La specie equina presenta alcune razze equine italiane originarie la maggior parte delle quali ormai estinte, che si sono fissate spontaneamente, razze che riscontriamo solo in pochi habitat primitivi.
La quasi totalità della razza equina è però stata selezionata dall'uomo e non sempre presenta caratteri ben definiti e fissati, per cui, per alcune di esse, sarebbe più opportuno parlare di popolazioni equine piuttosto che di razze.
Molto spesso si è dato il nome di razza equina all'insieme dei soggetti nati da uno stesso allevamento, nel quale si sta cercando di esaltare certi caratteri mediante una selezione accorta e accurata. In questi casi è più corretto parlare di varietà nell'ambito di una stessa razza, non trattandosi in effetti di razze distinte.
Così come parlando di alcune razze diffuse in varie parti del mondo, quale per esempio il Purosangue Inglese, non riteniamo di dover distinguere quello francese da quello statunitense ed entrambi da quello inglese, non trovandoci di fronte a razze diverse ma a una unica razza allevata, con successo e con altrettanti meriti indiscutibili in Inghilterra, suo Paese di origine, come in Francia, in Italia e negli Stati Uniti d'America.