Nell'acquario: un esempio di biotopo di acque stagnanti del Sudest asiatico
Scegliamo un acquario di almeno 100 litri per ospitare Anabantidi di varie dimensioni, anche quelle che raggiungono una lunghezza intorno ai 10 - 12 centimetri.
La vasca dovrebbe essere dotata di un buon filtraggio senza però che la pompa centrifuga crei una vera e propria turbolenza; si può quindi predisporre il tubo di rientro circa 5 centimetri sotto il livello dell'acqua dell'acquario.
Come substrato per il fondo - che dovrà essere sicuramente più povero di sostanze organiche rispetto al terreno reale - ghiaietto fine (grana non superiore ai 2-3 millimetri) frammisto a laterite al fine di arricchire il fondo di sostanze nutritive per le piante.
Per l'arredamento, vanno bene legni di torbiera e qualche canna di bambu' nel retro o ai lati dell'acquario.
Per riprodurre più o meno fedelmente un biotopo di acqua stagnante del Sudest asiatico, è necessario avere una densa vegetazione in acquario dove i pesci possano trovare rifugio e protezione.
Nello spazio rimanente dell'acquario, quindi, deve essere piantata una fitta vegetazione, lasciando però un'area libera se si ha intenzione di tenere pesci piuttosto vivaci.
Oltre ai Labirintidi, abitanti degli strati superiori dell'acqua, si possono allevare in questo acquario altri pesci tipici di questo biotopo come: Rasbora dorsiocellata, R elegans, R heteromorpha, R. maculata, R. urophthalma. Probabilmente Rasbora heteromorpha, pacifica e reperibile negli stessi ecosistemi anche in gruppi numerosi, rappresenta la specie ideale da affiancare qualsiasi Labirintide.
Insieme alle Rasbore si possono tenere anche Brachydanio kerri e B. nigrofasciatus, Ciprinidi della lunghezza di 4-5 centimetri, molto pacifici che devono essere mantenuti in gruppi numerosi e, come le Rasbore, avere spazi liberi per il nuoto.
Alternativamente alle Rasbore si può pensare di introdurre alcune specie di Barbus, appartenenti anch'essi alla famiglia dei Ciprinidi. Sono pesci biologicamente adattabili riuscendo la stessa specie a vivere sia in fiumi dalle acque correnti che in acque ferme, come Barbus titteya, B. orphoides, B. oligolepis, e B.tetrazona. B. pentazona pentazona predilige invece le acque calme e necessita di acqua più calda rispetto agli altri Barbus (27-30 °C). È un pesce piuttosto pacifico, molto resistente e adatto a essere allevato in banco.
Tutti questi pesci nuotano nella zona centrale dell'acqua, mentre per il fondo possiamo scegliere due rappresentanti dei Cobitidi: Botia sidthimunki (Botia nana) e Pangio kuhlii. Al contrario della maggior parte delle altre specie del genere Botia, la "Botia nana" è sempre molto attiva durante tutto il giorno e, per evitare che diventi timida, è tuttavia indispensabile allevarla in gruppi di almeno 4 esemplari. In questo modo si può non solo apprezzare una migliore colorazione della livrea, ma osservare anche il tipico comportamento di gruppo con la formazione di una scala gerarchica.
La vasca verrà riempita con acqua avente le seguenti caratteristiche chimico-fisiche: pH 6.5; durezza totale 5-15' dGH; temperatura 24-28 °C.
Si può porre della torba nel filtro, sia per abbassare l'acidità dell'acqua di rete, sia per conferirle, grazie al rilascio di acidi umici, la colorazione ambrata che hanno spesso i corpi d'acqua di queste aree ed evitare anche così una illuminazione troppo intensa.
È importante inoltre ricordare che i pesci Labirintidi respirano aria atmosferica alla superficie dell'acqua e nel caso quest'aria fosse troppo fredda potrebbero verificarsi alterazioni anche gravi della mucosa respiratoria: l'aria assunta dovrebbe avere circa la stessa temperatura dell'acqua, nonché un certo grado di umidità.
Tra le piante galleggianti per l'acquario possiamo scegliere Lemna, Trapa, Pistia, Riccia - tipiche dell'habitat degli Anabantoidei e qualche ninfea che sviluppa bellissime foglie galleggianti.
Tra le piante sommerse, a questo punto, dovremo scegliere specie che non abbiano particolari esigenze per quanto riguarda la luce: Aponogeton undulatus, proveniente dall'India e dalla Birmania, Cryptocoryne affinis, originaria della penisola malese e Cryptocryne cordata della Thailandia. Diffusa in tutto il Sudest asiatico, la Cryptocryne ciliata, a differenza di altre Cryptocoryne, necessita un'illuminazione più forte, quindi non è da utilizzare sotto piante galleggianti. Le Cryptocoryne fanno sentire a casa propria i pesci ospitati e non pongono quasi nessun problema d'allevamento.
Si possono anche fissare il Microsorium pteropus (la felce di Giava) o Vesicularia su qualche legno dubiana. Anche il genere Hygrophila è ben rappresentato: si tratta di piante resistenti e facili da tenere, ma hanno bisogno di un 'intensa illuminazione per crescere bene.
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