Pitone Reale

MORFOLOGIA
Il Pitone Reale appartiene all'ordine degli Squamata ed alla famiglia dei Boidae. E' tra i più piccoli pitoni presenti in natura: la femmina, di norma, supera di poco il metro, ma può anche raggiungere 1,50 metri; il maschio, più piccolo, può arrivare a 1,20 metro. Il muso del pitone reale è arrotondato, gli occhi scarsamente mobili con palpebre saldate fra loro e trasparenti, possiede i denti di cui due più sviluppati, arcuati e non veleniferi.I colori tipici della sua livrea sono marrone e nero, ma esistono anche degli esemplari rari albini. Il pitone fa parte dell'appendice 2 del CITES, dev'essere quindi accompagnato da documenti che ne attestano la provenienza.

COMPORTAMENTO
Il Pitone Reale è un animale molto timido e docile, mai aggressivo; viene anche chiamato "pitone palla" perchè in situazioni di disagio si aggroviglia su se stesso e, nascondendo anche la testa, assume una forma sferica. Il pitone è un animale notturno.

ALLOGGIAMENTO
Il Pitone Reale va alloggiato all'interno di un terrario in vetro di almeno 80 x 60 x 60 centimetri. La temperatura non deve mai scendere sotto i 26 gradi di notte, di giorno non deve mai superare i 30-32 gradi. In novembre e dicembre le temperature vanno portate a 22 gradi la notte e a 25 gradi il giorno. In questo periodo non va somministrato cibo e devono essere abbassate le luci del terrario (per circa 4-6 settimane) per indurre l'animale in brumazione. L'umidità ideale è attorno al 60/70 per cento, per mantenere questi valori è sufficiente porre sotto una grande ciotola d'acqua un cavetto riscaldante (20 Watt) o una piastra termica. Nel caso si utilizzi un cavetto, è bene assicurarsi che sia tutto bene disposto sotto la ciotola onde evitare che il pitone possa entrare in contatto con il cavetto. Va posta poi una lampada riscaldante (spot) sopra il terrario in una zona decentrata per poter creare degli ambienti con differente temperatura; la lampada si può collocare all'esterno o all'interno, in questo caso va protetta da una rete metallica. In alto e al centro va posta poi una lampada rossa UVA-UVB al 2% collegata ad un termostato regolato a 26 gradi. Indispensabile per un animale così timido, come il Pitone Reale, è la tana-rifugio ed un sistema di arrampicamento (se sintetico è più igienico). Per il fondo è possibile utilizzare un tappettino o un giornale.

ALIMENTAZIONE
L'ideale sarebbe somministrare al Pitone Reale delle prede morte (topi e ratti), se l'animale è adulto e di cattura è probabile che si alimenti solo con prede vive, in questo caso vanno utilizzati dei piccoli mammiferi che saltellano (ead esempio il gerbillo). La preda può essere lunga 2 volte la lunghezza della testa e mai più grossa del punto di massimo diametro del serpente. Il cibo va somministrato la sera ogni 4-5 giorni nel caso di un baby-pitone, ogni 5-10 giorni nell'esemplare giovane (attorno all'anno) ed ogni 15 giorni nel caso dell'adulto. L'acqua dev'essere sempre presente nella ciotola, per evitare la presenza di cloro è bene utilizzare quella in bottiglia.

RIPRODUZIONE
Per sessare il Pitone Reale è necessario un apposito strumento simile a un bastoncino, quest'ultimo va introdotto all'interno della cloaca: se risale per 9 squame è maschio, se ne risale per 2 è femmina. La coppia va messa assieme nell'ultima settimana di dicembre, dopo la brumazione, se la femmina ha da poco avuto la muta è meglio. Gli accoppiamenti durano da uno a due mesi. La coppia va quindi separata verso fine febbraio.Durante quel periodo la temperatura va alzata , mentre l' umidità va abbassata. Agli inizi di marzo va somministrato del cibo. L'ovulazione si ha entro la fine del mese: sarà visibile un aumento di volume nella metà posteriore della femmina. A metà aprile si avrà una muta a seguito della deposizione e durante questo periodo sarà utile porre una ciotola con dell'acqua tiepida e camomilla. Le uova vanno da un numero di 1 a 11 e sono da incubare a 30,5-32 gradi su delle vermiculiti.

PATOLOGIE PIU' FREQUENTI
Ustioni da lampade:
il pitone tende ad arrotolarsi alle lampade o ai cavetti termici con conseguenti ustioni.
Dermatiti: dovute alla scarsa pulizia del terrario
Anoressia: può essere dovuta ad arredi inadeguati, assenza di rifugi , eccessivo maneggiamento, dieta errata, obesità, infestazioni parassitarie, costipazioni, stomatiti..ecc
Gastriti e esofagiti: possono insorgere se le prede somministrate sono state mal scongelate. Se si utilizzano prede congelate è bene porle sopra una fonte di calore  affinchè raggiungano come minimo la temperatura ambiente.

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